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Leonardo paragona l'aria all'acqua, e il volo al nuoto, in uno dei paragrafi più interessanti del Codice. L'aria, dunque, come fluido che mantiene sospesa la macchina volante, nel quale occorre saper “navigare” con gli strumenti giusti. Nei disegni analizza l'azione dei flussi d'aria che investono l'ala da varie direzioni e nelle note afferma che le ali artificiali dovranno copiare quelle naturali aggiungendo quello che negli uccelli è una sorta di “pollice”: l'alula, una protuberanza piumata che consente di tagliare il vento, migliorando il profilo aerodinamico. |
«Con le ali e con la coda l'uccello fa nell'aria la stessa cosa che fa nell'acqua il nuotatore con le braccia e con le gambe»
NOTA: Per ogni pagina del Codice è dato un breve riassunto, con la citazione di un passo testuale di Leonardo tra i più significativi, adattato all'italiano moderno.