Curiosity è atterrata su Marte, grande gioia e soddisfazione alla Nasa


(credits: JPL - NASA - Tutti i diritti riservati)

PASADENA, California. È arrivato su Marte alle 7.32 ora italiana del 6 agosto 2012. Curiosity, robot di quasi una tonnellata, ha finito il suo volo, durato otto mesi e mezzo, vicino ad  una montagna alta 5 mila metri, il Mount Sharp, al centro del cratere Gale, sull'equatore marziano. Il rover è stato costruito dal centro Nasa Jpl per scoprire se su Marte esistano condizioni favorevoli a forme semplici di vita.

Due settimane dopo l'atterraggio, Curiosity ha incominciato a mettere alla prova i suoi strumenti e a muoversi: ha sparato fasci laser su una roccia, come test  del sistema di analisi a distanza, e  si è sgranchito il braccio, lungo oltre due metri cui sono appesi gli strumenti per raccogliere campioni e analizzarli. Poi i primi passi su Marte.
L'avventura è incominciata.

 

Curiosity su Marte

Pochi giorni ancora e il rover Curiosity arriverà su Marte, dopo otto mesi e mezzo di viaggio.

Cresce la tensione al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, dov’è nata l’idea del robot più complesso mai concepito nella storia dell’esplorazione planetaria.
Nella sala di controllo del Jpl, i tecnici Nasa hanno provato e riprovato le varie fasi della complicata e rischiosa discesa su Marte: sette minuti di terrore, è stato definito il tuffo finale di Mars Science Laboratory dentro l’atmosfera marziana.


Il touch down sulla superficie del pianeta rosso è previsto per le 10.31 pm PDT del 5 agosto; in Italia saranno le 7,31 del mattino del 6 agosto, ma ci vorranno almeno 14 minuti per sapere se la missione ha avuto successo.
Curiosity andrà a cercare tracce di molecole organiche e a scoprire se Marte è un ambiente in cui è possibile la sopravvivenza di forme di vita.
Per l’atterraggio è stato scelto un cratere di 150 chilometri di diametro, il Gale Crater, al centro del quale si alza una montagna di circa 5 mila metri, il Mount Sharp.

A bordo di Curiosity è stata caricata una copia digitale del Codice del Volo e dell’Autoritratto di Leonardo da Vinci.
Un’idea del Telegiornale scientifico della Rai, TGR Leonardo lanciata nel corso di una trasmissione speciale con Charles Elachi, il Direttore del Jpl.