Autoritratto e Codice sul Volo degli Uccelli dentro a Curiosity, la missione Nasa atterrata su Marte. L'insolita storia del viaggio di Leonardo. Nello spazio grazie alla Tv.
È stata la manovra più difficile e complessa mai tentata nella storia dell'esplorazione planetaria, dopo le missioni Apollo sulla Luna. Mars Science Laboratory, ribattezzato Curiosity, un rover grande come un'automobile, è arrivato su Marte portando con sé un laboratorio completo per rivelare se il pianeta, tanto diverso dal nostro, che appare come un arido e freddo deserto rossastro, bombardato da radiazioni cosmiche e appena avvolto da un'atmosfera evanescente, abbia o abbia avuto in passato le condizioni per lo sviluppo di forme di vita.
Una missione costata 2 miliardi e mezzo di dollari e il lavoro di centinaia di persone per anni.
A bordo c'è un simbolo del genio scientifico universale. In un chip, che si trova all'interno di Curiosity, è stata caricata una copia ad alta definizione dell'Autoritratto di Leonardo da Vinci e del prezioso Codice sul Volo degli Uccelli, conservati alla Biblioteca Reale di Torino. È il primo testo scientifico della storia sull'argomento, in cui Leonardo arriva ad un passo dal comprendere e svelare completamente le leggi della fisica che regolano il volo.
È stata una trasmissione televisiva a creare le condizioni per il viaggio di Leonardo verso Marte. Il 2 maggio 2011 il Tg scientifico della Rai, TGR Leonardo, fece incontrare il Maestro di Vinci e Charles Elachi, Direttore del JPL, Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, il centro Nasa gestito dal California Institute of Technology dove, da oltre mezzo secolo, vengono create sonde e missioni robotiche per l'esplorazione dello spazio.
Per Charles Elachi venne aperto il caveau che protegge il Codice del Volo e l'Autoritratto. Lo scienziato americano sfogliò e commentò il Codice davanti alle telecamere.
Silvia Rosa-Brusin, conduttrice della trasmissione, lanciò l'idea del viaggio di Leonardo verso Marte, a bordo di Curiosity, cui il JPL stava dando in quei giorni gli ultimi ritocchi.
“Why don't we fly it to Mars?” chiese ad Elachi. Il Direttore del JPL promise che sarebbe bastata una semplice lettera da parte dell'Agenzia Spaziale Italiana per far partire Leonardo.
E così avvenne, l'ASI scrisse la richiesta ufficiale. A luglio il chip venne caricato con le immagini del Codice e dell'Autoritratto. A novembre il lancio, ad agosto l'atterraggio.
Dal Rinascimento all'era dello spazio. Un viaggio di cinque secoli e 567 milioni di chilometri, alla velocità di 16.600 chilometri all'ora, che Leonardo avrebbe amato.
Ed ora è partita l'avventura scientifica di Mars Science Laboratory, con il più grande simbolo della scienza e dell'arte a bordo: Leonardo, insaziabilmente curioso, accompagnerà Curiosity nelle sue scoperte.